Elegante acrobata
La Rondine (Hirundo rustica) si caratterizza per il suo aspetto profilato, le sue ali appuntite triangolari e per la sua coda profondamente biforcuta. Le penne esterne della coda (le timoniere) nel maschio sono più lunghe, ciò che permette di distinguerlo facilmente. Sembra che la lunghezza di queste penne costituisca il criterio con cui le femmine scelgano il maschio. Tanto più queste sono lunghe, tanto più il maschio è irresistibile. Il dorso è nero con riflessi bluastri, il ventre bianco panna con la gola color ruggine e un collare bruno-nero.
Cinguettio familiare
La rondine è una chiacchierona il cui cinguettio è talmente familiare da essere una parte importante del paesaggio sonoro delle corti delle fattorie. Emette instancabilmente questo canto in volo oppure da un posatoio, ad esempio su una linea telefonica. E una volta giunta l'estate, non è raro osservare migliaia di rondini cinguettanti volteggiare attorno ai canneti in cui passeranno la notte.
Una popolazione in declino
La rondine è un'abitante delle campagne, che si incontra soprattutto a bassa altitudine. La sua popolazione, stimata tra 100'000 e 150'000 coppie in Svizzera, è fortemente diminuita a partire dall'anno 2000, in misura del 40% circa. Causa principale: il declino dei suoi habitat di riproduzione nelle fattorie, in particolare a causa del progressivo abbandono delle stalle tradizionali.
Migratrice a lungo raggio
Migratrice sub-sahariana, la rondine trascorre l'inverno in Africa occidentale o meridionale. Prima della partenza, che avviene generalmente in settembre, è molto conosciuta per i suoi assembramenti rumorosi e gioiosi sui fili telefonici dei villaggi. Trascorso l'inverno, la rondine raggiunge di nuovo le nostre regioni tra metà marzo e inizio maggio. Gli adulti si sistemano di nuovo volentieri sul loro luogo di nidificazione preferito, mentre i giovani nati l'anno precedente si disperdono in altri siti più lontano.
La rondine porta gioia
Molto familiari e per nulla timide, le rondini vivono a stretto contatto con l'uomo e, da certe tradizioni, sono considerate come veri e propri porta fortuna per la casa presso cui decidono di stabilire il loro nido. Scelgono di preferenza stalle occupate da bestiame di grossa taglia, che fornisce loro calore e mosche a profusione, molto utili quando il freddo o la pioggia incessante limitano il successo della caccia all'esterno. Il nido è una coppa di fango secco, miscelata con saliva e steli vegetali. È generalmente costruito su una trave il più vicino possibile al tetto, in modo da porre i pulcini fuori dalla portata dei predatori. La costruzione del nido costituisce uno sforzo considerevole per la coppia, che deve raccogliere migliaia di palline di fango per sagomarlo. Questo lavoro è facilitato se i dintorni della fattoria non sono completamente asfaltati.
Una preferenza per gli habitat diversificati
Quando ciò è possibile, le rondini scelgono preferibilmente di installare i lodo nidi nelle fattorie circondate da piccole strutture naturali come siepi, pozzanghere, piccoli stagni, fossi umidi ecc. Se tali elementi sono presenti a meno di 300 metri dal nido, il successo riproduttivo sarà ottimale in quanto le rondini riusciranno a trovare insetti volanti a sufficienza. Degli studi hanno mostrato che questo tasso di successo cala rapidamente nei paesaggi agricoli più banali, dove la coppia deve fare uno sforzo maggiore per trovare il cibo.
120'000 insetti per una nidiata
Le rondini catturano le loro prede in volo. Le prede più grandi catturate hanno circa la taglia di un'ape. La rondine caccia più volentieri vicino al suolo, contrariamente al balestruccio, che cerca le sue prede un po' più in alto. Per l'allevamento di una nidiata sono necessari 120'000 insetti, ovvero circa 1.2 kg. Un prelievo enorme considerando che spesso più coppie nidificano nello stesso luogo e che generalmente vengono portate a termine due nidiate all'anno.
Aiuta la rondine
Il modo migliore per aiutare la rondine è conservare delle stalle tradizionali con bestiame di grossa taglia. Al momento della costruzione di nuove stalle, prevedere dei luoghi adatti ai nidi, al caldo e con dei supporti sotto al tetto che possano servire da base alla costruzione dei nidi. Pensare a mantenere degli accessi aperti, tra maggio e settembre, tra la stalla e l'esterno, fuori dalla portata dei gatti. Infine, conservare delle superfici fangose e degli elementi naturali nei pressi della fattoria.
Materiali
In tedesco:
In francese:
Foto: Jean-Lou Zimmermann, Ueli Rehsteiner, BirdLife Schweiz