Presa di posizione sul declassamento del lupo nella Convenzione di Berna

Comunicato stampa del 3 dicembre 2024 di BirdLife Svizzera, Gruppo Lupo Svizzera, Pro Natura e WWF

In data 3 dicembre 2024, la Convenzione di Berna ha deciso di declassare lo status di tutela del lupo dall'allegato II (specie rigorosamente protetta) all'allegato III (specie protetta). Questo nonostante i pareri scientifici del 2022 e del 2023 avessero ravvisato la necessità di una continua e rigorosa tutela per la maggior parte delle sottopopolazioni europee del lupo, ancora gravemente minacciate. 

La decisione arriva come conseguenza di una massiccia influenza politica da parte dell'UE, che rappresenta la maggioranza dei Paesi firmatari alla Convenzione di Berna. Tecnicamenterisulta insostenibile e invia un segnale negativo per la conservazione della specie; inoltre, il declassamento non è una panacea per ridurre le uccisioni del bestiame, giacché anche nelle popolazioni di lupi soggette a abbattimenti intensivi le predazioni si verificano comunque. In taluni casi, queste ultime vengono addirittura favorite quando l’abbattimento del lupo ne distrugge la struttura sociale dei branchi. Un’ottima e capillare protezione delle greggi rimane imprescindibile. 

Anche l'allegato III impone requisiti in materia di tutela delle specie: tutti gli Stati firmatari sono tenuti a garantirne la conservazione, accertandosi che le popolazioni non vengano messe a repentaglio. Nell’allegato III figurano peraltro da tempo la lince e il castoro, due specie protette in Svizzera, il che significa che l'armonizzazione a livello europeo per quanto concerne il lupo non genera impatto alcuno sul suo status di specie protetta nella Confederazione. L'Ufficio della Convenzione di Berna aveva giudicato la precedente normativa sul lupo in Svizzera alla stregua di un'interpretazione errata delle regole per le specie “rigorosamente protette”. Poiché ora il lupo ricade nella categoria “protetta”, la corrispondente normativa elvetica può adempiere più facilmente alla Convenzione, a condizione che gli interventi siano attuati con prudenza e nel rispetto della legge - con l'obiettivo di raggiungere uno stato di conservazione favorevole per la popolazione di lupo in Svizzera e nelle Alpi, come richiesto dalla Convenzione di Berna. 

Pertanto, la Svizzera può e dovrebbe ora proseguire sulla propria via e promuovere la coesistenza tra lupo e economia alpestre, con particolare focus su un'adeguata protezione delle mandrie: un aspetto di inestimabile rilievo per la giurisprudenza svizzera e la proporzionalità di tutti gli interventi statali. L’efficacia è poi dimostrata dal calo delle uccisioni di bestiamenegli ultimi tre anni, iniziato prima della nuova regolamentazione delle popolazioni.


Informazioni complementari

  • Pro Natura: Sara Wehrli, Responsabile grandi carnivori e politica della caccia, 061 317 92 08, sara.wehrli@pronatura.ch
  • WWF Schweiz: Jonas Schmid, Portavoce biodiversità, 079 241 60 57, jonas.schmid@wwf.ch 
  • BirdLife Svizzera: Raffael Ayé, Direttore, 076 308 66 84, raffael.aye@birdlife.ch 
  • Gruppo Lupo Svizzera: David Gerke, Direttore, 079 305 46 57, david.gerke@gruppe-wolf.ch